Saldatrice da recupero immondezzaro -Prac Sald bivolt 180
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Re: Saldatrice da recupero immondezzaro -Prac Sald bivolt 18
Rettifico: avvolgimenti in alluminio smaltato!
La sagoma rossa è la luce della protezione termica!
L'avvolgimento al primario "C" è circa 1.5 ohm col multimetro digitale che non è stabilissimo e sfarfalla un po'.
In che senso "quello esterno"?
La sagoma rossa è la luce della protezione termica!
L'avvolgimento al primario "C" è circa 1.5 ohm col multimetro digitale che non è stabilissimo e sfarfalla un po'.
In che senso "quello esterno"?
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Re: Saldatrice da recupero immondezzaro -Prac Sald bivolt 18

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Re: Saldatrice da recupero immondezzaro -Prac Sald bivolt 18
La pastiglia termica è appoggiata esternamente sul primario, la luce è una lampadinetta a 230v e si dovrebbe accendere all'apertura del contatto della sonda termica per segnalare la protezione ...giusto?
Ho fatto una prova volante e con il primario A la macchina salda.
Non capisco proprio l'esistenza del primario B, se possa essere utile metterlo in serie o in parallelo ad A per ottenere qualche giovamento.
Grazie a tutti, spero quantomeno di fare un po' di esperienza
Ho fatto una prova volante e con il primario A la macchina salda.
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Re: Saldatrice da recupero immondezzaro -Prac Sald bivolt 18
in parallelo non credo proprio, mettilo in serie unendo 6 con 1 e alimentando 8 e 7a a 230 V.
per accendere la luce rossa all'apertura della pasticca permica questa deve avere un contatto di scambio
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Re: Saldatrice da recupero immondezzaro -Prac Sald bivolt 18
Ho fatto un tentativo, messi in serie salda benissimo...ma il primario scalda parecchio!
Collegando solo il primario A salda comunque (forse l'innesco è un pelo più ostico).....ma mi sa che devo andare a studiare un pò di basi basi sul funzionamento dei trasformatori


Collegando solo il primario A salda comunque (forse l'innesco è un pelo più ostico).....ma mi sa che devo andare a studiare un pò di basi basi sul funzionamento dei trasformatori

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Re: Saldatrice da recupero immondezzaro -Prac Sald bivolt 18
Anche la mia era predisposta per alimentazione 220/380. Si guastò l'interruttore/commutatore e l'ho sostituito con un semplice interruttore, mantenendo unicamente il collegamento interno a 220V. In qualche posto dovrei avere lo schema dei collegamenti interni.
Suppongo che per il funzionamento a 380V servisse derivare due fasi dalla trifase 380, ma in ogni caso non cambiava la tensione al secondario, ma, a parità di assorbimento al primario, si sarebbe dovuto ottenere, suppongo, una maggiore corrente al secondario.
In un'altra occasione, per un amico, ho trasformato una vecchia saldatrice a trasformatore in puntatrice. In quel caso ho mantenuto il commutatore originale 220/380; impostandolo su 380 ottengo una tensione in uscita un po' più bassa.
Suppongo che per il funzionamento a 380V servisse derivare due fasi dalla trifase 380, ma in ogni caso non cambiava la tensione al secondario, ma, a parità di assorbimento al primario, si sarebbe dovuto ottenere, suppongo, una maggiore corrente al secondario.
In un'altra occasione, per un amico, ho trasformato una vecchia saldatrice a trasformatore in puntatrice. In quel caso ho mantenuto il commutatore originale 220/380; impostandolo su 380 ottengo una tensione in uscita un po' più bassa.
Pino
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Re: Saldatrice da recupero immondezzaro -Prac Sald bivolt 18
Non ho più trovato lo schema che avevo rilevato, ma un po' a memoria e un po' a ragionamento, il concetto dovrebbe essere il seguente:
Rispettando il senso di avvolgimento, il primario A viene alimentato con la 220V e fornisce circa 50V sul secondario: la stessa cosa succede se si pongono in serie (con avvolgimento concorde) i primari B e C. Quindi collegando opportunamente in parallelo A con la serie B+C, si può alimentare con la 220V, consentendo un passaggio di corrente maggiore che con il solo A.
Invece, collegando in serie (con avvolgimento concorde) A e C, si può dare alimentazione con 380V, ottenendo comunque sul secondario i 50V occorrenti per saldare.
Rispettando il senso di avvolgimento, il primario A viene alimentato con la 220V e fornisce circa 50V sul secondario: la stessa cosa succede se si pongono in serie (con avvolgimento concorde) i primari B e C. Quindi collegando opportunamente in parallelo A con la serie B+C, si può alimentare con la 220V, consentendo un passaggio di corrente maggiore che con il solo A.
Invece, collegando in serie (con avvolgimento concorde) A e C, si può dare alimentazione con 380V, ottenendo comunque sul secondario i 50V occorrenti per saldare.
Pino