regolazione centraggio autocentrante
Moderatore: Junior Admin
regolazione centraggio autocentrante
Ho recentemente acquistato un comparartore centesimale (con supporto magnetico) per controllare/registrare il centraggio dell'autocentrante (3 griffe - Bison) del mio MD65.
Ho serrato nell'autocentrante una punta HSS da Ø 10mm e girando a mano le pulegge controllavo lo scostamento del comparatore. Mi sono accorto che gli scarti variano di molto in base a come stringo la punta. Dando piccoli colpetti alla punta (a griffe non ancora completamente chiuse) sono riuscito a portare le variazioni (misurate col comparatore) entro 2/3 centesimi nel giro completo.
Secondo voi e' "normale" tale scarto ? E' possibile fare qualcosa di meglio ? E come ?
Grazie.
Ho serrato nell'autocentrante una punta HSS da Ø 10mm e girando a mano le pulegge controllavo lo scostamento del comparatore. Mi sono accorto che gli scarti variano di molto in base a come stringo la punta. Dando piccoli colpetti alla punta (a griffe non ancora completamente chiuse) sono riuscito a portare le variazioni (misurate col comparatore) entro 2/3 centesimi nel giro completo.
Secondo voi e' "normale" tale scarto ? E' possibile fare qualcosa di meglio ? E come ?
Grazie.
Ciao Carlo.
- Zeffiro62
- TORNITORE E FRESATORE
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prima cosa stringi sempre dal solito punto e segna da dove stringi di solito tra 1° e 2° morsetto cosa vuol dire come stringo la punta ?
" Fiorentino parlo, fiorentino penso, fiorentino sento.
Fiorentina è la mia cultura e la mia educazione. All'estero quando mi chiedono a che paese appartengo, rispondo FIRENZE, non italia. Non è la stessa cosa. " Oriana Fallaci
Fiorentina è la mia cultura e la mia educazione. All'estero quando mi chiedono a che paese appartengo, rispondo FIRENZE, non italia. Non è la stessa cosa. " Oriana Fallaci
Il mio autocentrante ha un solo "buco" dove inserire la chiave per stringere.
Con "in base a come stringo la punta" intendo che se allento di poco le griffe, ruoto leggermente la punta e ristringo ottengo variazioni +/- marcate per le misure del comparatore (nel giro completo).
In ogni caso l'autocentrante viene fissato sulla flangia con 3 prigionieri (a 120 gradi) e non mi lascia molto gioco per i piccoli spostamenti di aggiustamento...
Con "in base a come stringo la punta" intendo che se allento di poco le griffe, ruoto leggermente la punta e ristringo ottengo variazioni +/- marcate per le misure del comparatore (nel giro completo).
In ogni caso l'autocentrante viene fissato sulla flangia con 3 prigionieri (a 120 gradi) e non mi lascia molto gioco per i piccoli spostamenti di aggiustamento...
Ciao Carlo.
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- FINALMENTE USO IL TORNIO
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"e non mi lascia molto gioco per i piccoli spostamenti di aggiustamento..."
NON deve lasciare nessun gioco.
L'accoppiamento tra flangia ed autocentrante deve essere sempre leggermente forzato.
Circa la differenza che ottieni a seconda di come stringi il pezzo, innanzitutto sarebbe meglio usare una spina, le punte spesso sono leggermente ovali e/o storte; pochi centesimi, ma che fanno la differenza.
Poi è normale che cambiando la forza di serraggio cambi anche, seppur di poco, l'eccentricità del pezzo stretto.
Lo zero assoluto, senza il classico colpettino ad uno o più dei morsetti, con autocentranti "da battaglia" non è possibile ottenerlo, già si fa fatica con quelli buoni, però deve essere possibile ottenere la ripetibilità del serraggio. Ovvero se, ad esempio, il tal pezzo ti gira eccentrico di 3 centesimi, allora stringendolo più volte, sempre nella stessa posizione e con la stessa forza, deve girare sempre eccentrico di 3 centesimi.
Inoltre spesso succede che se su un diametro, esempio il 10, si ha una precisione quasi esatta, solo passando ad un diametro appena diverso, esempio 11, si possano avere differenze anche di vari centesimi.
Questo è dovuto all'errore di concentricità della spirale frontale che muove i morsetti, che se ha gioco nella sede e/o è stat rettificata eccentrica trasmette ai morsetti il proprio errore.
NON deve lasciare nessun gioco.
L'accoppiamento tra flangia ed autocentrante deve essere sempre leggermente forzato.
Circa la differenza che ottieni a seconda di come stringi il pezzo, innanzitutto sarebbe meglio usare una spina, le punte spesso sono leggermente ovali e/o storte; pochi centesimi, ma che fanno la differenza.
Poi è normale che cambiando la forza di serraggio cambi anche, seppur di poco, l'eccentricità del pezzo stretto.
Lo zero assoluto, senza il classico colpettino ad uno o più dei morsetti, con autocentranti "da battaglia" non è possibile ottenerlo, già si fa fatica con quelli buoni, però deve essere possibile ottenere la ripetibilità del serraggio. Ovvero se, ad esempio, il tal pezzo ti gira eccentrico di 3 centesimi, allora stringendolo più volte, sempre nella stessa posizione e con la stessa forza, deve girare sempre eccentrico di 3 centesimi.
Inoltre spesso succede che se su un diametro, esempio il 10, si ha una precisione quasi esatta, solo passando ad un diametro appena diverso, esempio 11, si possano avere differenze anche di vari centesimi.
Questo è dovuto all'errore di concentricità della spirale frontale che muove i morsetti, che se ha gioco nella sede e/o è stat rettificata eccentrica trasmette ai morsetti il proprio errore.
[i]"L'epoca della procrastinazione, delle mezze misure, del mitigare, degli espedienti inutili, del differire sta giungendo alla fine.
[b]Ora stiamo entrando nell'epoca dove ogni azione causa conseguenze[/b]."[/i]
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- gianlorenzo1
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nel mio autocentrante ho notato che c'è uno scostamento di qualche centesimo dall'asse del tornio pur restando parallelo per l'intera lunghezza esiste qualche metodo empirico per far coincidere i due assi.
tipo spessorini sulle griffe o altro.
ciao a tutti
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Quando muoio voglio essere CROMATO ! ! !
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Ripeto che l'autocentrante sulla flangia ci va senza nessun gioco.
Non è lì che bisogna lavorare per recuperare eventuali eccentricità.
Il centraggio del pezzo dipende, essenzialmente, dalla precisione dell'esecuzione dell'autocentrante (e quella non si può cambiare) ed anche dallo stato di usura e precisione dei morsetti.
Che all'occorrenza si possono sempre rettificare.
Ma questo è tutto un'altro discorso, che va affrontato con le dovute precauzioni.
Non è lì che bisogna lavorare per recuperare eventuali eccentricità.
Il centraggio del pezzo dipende, essenzialmente, dalla precisione dell'esecuzione dell'autocentrante (e quella non si può cambiare) ed anche dallo stato di usura e precisione dei morsetti.
Che all'occorrenza si possono sempre rettificare.
Ma questo è tutto un'altro discorso, che va affrontato con le dovute precauzioni.
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No , ha ragione MeccBell , devi avere tornito la flangia a cui fissi l'autocentrante in macchina in maniera che l'autocentrante entri leggermente forzato (diciamo 1 centesimo o 2 max.) , tornendola in macchina sei sicuro che giri perfettamente in asse con l'asse mandrino , dopodichè puoi procedere alla verifica ...
No , se non hai stretto alla morte danni non credo tu ne abbia causati.
I morsetti teneri sono dei particolari morsetti che si possono tornire , con alcuni accorgimenti , e possono essere torniti a diametro della presa che voglio fare (es. li tornisco a diam. 40 se voglio riprendere il pezzo su un D.40).
Hanno il vantaggio di poter prendere un pezzo su un diametro finito senza ammaccarlo , e di essere in asse con il mandrino del tornio.
Comunque anche con i morsetti teneri a volte ci sono dei problemi.
Ci sono poi le video lezioni di Carlo che sicuramente sono più esaustive di tante mie righe scritte ...
No , se non hai stretto alla morte danni non credo tu ne abbia causati.
I morsetti teneri sono dei particolari morsetti che si possono tornire , con alcuni accorgimenti , e possono essere torniti a diametro della presa che voglio fare (es. li tornisco a diam. 40 se voglio riprendere il pezzo su un D.40).
Hanno il vantaggio di poter prendere un pezzo su un diametro finito senza ammaccarlo , e di essere in asse con il mandrino del tornio.
Comunque anche con i morsetti teneri a volte ci sono dei problemi.
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