accetta barbuta vichinga
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- loneronin
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accetta barbuta vichinga
ho trovato un'accetta da 700gr in un mercatino che aveva un "occhio" per il manico con una forma interessante. allungato e a goccia. l'ho presa con l'idea di modificarla ed ottenere una barbuta con l'aggiunta di una barba di acciaio ottenuta dalla balestra di un furgone abbastanza spessa da poter essere forgiata. quindi ho tagliato via un pezzo del bisello della accetta acquistata e le ho saldato la balestra. poi ho forgiato il nuovo bisello, rivisto il profilo, normalizzata per eliminare gli stress da forgiatura, tempra, rinvenimenti, affilatura. con un bel pezzo di noce ho fatto il manico ricurvo e con un pezzo di cuoio un fodero per proteggere il filo (e me stesso).
per chi volesse maggiori dettagli ho anche fatto un video delle varie fasi: https://youtu.be/nLGkLhjUa_k
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- Dasama46
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Re: accetta barbuta vichinga
Bel lavoro , complimenti !
Alla fine mi ricorda un attrezzo da boia .....
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Mario
I grandi Uomini si riconoscono dalla grandezza dei loro obbiettivi ....
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gcrimi2004
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Re: accetta barbuta vichinga
Bella.
- loneronin
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Re: accetta barbuta vichinga
no, da boia non direi, è piccolina e la userò a spaccare la legna per il camino. sono contrario alla pena di morte.
- Dasama46
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Re: accetta barbuta vichinga
Ma certo ........stavo scherzando .....
Mario
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Re: accetta barbuta vichinga
bel lavoro.
la democrazia funziona fino a quando fate quello che dico io!
Mc Mazzafrusten meccanico mannaro
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tagliatore scelto di puntarelle
http://www.lievitoedintorni.it/phpbb/index.php
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- Simone Foglia
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Re: accetta barbuta vichinga
Bel lavoro, complimenti! L’unico appunto che mi sento di farti è sulla scelta del legno. Il noce (che amo) non lo vedo troppo indicato, e il senso delle venature un po’ mi preoccupa, vero è che non devi spaccarci teste ma ciocchini di legno quindi non dovresti avere problemi.
@dasama: queste non si usavano per decapitare, si lanciavano!
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Re: accetta barbuta vichinga
Mai usato manici in noce ,solo rovere , frassino ,olmo o faggio....
- Simone Foglia
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Re: accetta barbuta vichinga
Anche osage (che è assurdamente giallo) o il tasso si prestano bene.
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- loneronin
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Re: accetta barbuta vichinga
il pezzo di noce che ho usato per fare il manico è molto denso, stagionatissimo e come vedete dalle foto del video la venatura è parallela alla lama. mi è un po' spiaciuto doverne sprecare parecchio essendo il manico piuttosto ricurvo ma il risultato finale dopo la tintura con rolla di noce e 5-6 mani di olio di lino e trementina a me piace molto. per quanto ne so io di controindicazioni il noce non ne ha per i manici, semplicemente è un legno un po' troppo pregiato per un uso così semplice e "agricolo". di sicuro non si incurva se ben stagionato, non è troppo leggero nè troppo delicato. non si scheggia e non si fessura. i classici frassino, rovere, olmo e soprattutto faggio che è il tipico legno nostrano per i manici di quasi tutti gli utensili agricoli sono utilizzati più comunemente perchè di più facile reperibilità e di minor costo.
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gcrimi2004
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Re: accetta barbuta vichinga
Anche il legno del limone, bianco, fibra finissima, leggero.
Re: accetta barbuta vichinga
Osage è ottimo per fare archi
Dasama per la decapitazione è meglio la bipenne romana che oltre ad essere arcuata da entrambe i lati ha l'arco tagliente molto lungo 
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- Dasama46
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Re: accetta barbuta vichinga
Diciamo che questa è una bipenne minorata ..... 
Mario
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- Simone Foglia
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Re: accetta barbuta vichinga
Mó mi cazziano che vado OT 
La bipenne, in tutte le culture, sembra essere stata più uno status symbol, un sinonimo di forza o giustizia, piuttosto che un'arma vera e propria, un po' come certi martelli da guerra riccamente decorati. Discorso diverso per i vari mazzapicchi o alabarde che erano un grosso coltellino svizzero contro la cavalleria o la fanteria pesante, lì dovevano condensare tutta una serie di necessità belliche in una sola arma, oltre a sperimentare nuove soluzioni. Discorso ancora diverso per le pacifiche bipenne da legna, in uso ancora oggi, con due profili di molatura diversa per taglio da un lato e per lo splitting dall'altro.
La decapitazione, prima che il signor Guillottine deliziasse il mondo con la sua "misericordiosa" macchina, era un lavoro delicato e piuttosto ingrato, visto che spesso non andava bene al primo colpo e richiedeva una buona, per l'epoca, conoscenza di anatomia oltre che di mano ferma.
Thor@: verissimo l'uso dell'Osage per gli archi, l'omonima tribù nativa americana lo usava un po' per tutto, armi comprese. Poi con i viaggi di ritorno dal nuovo mondo è arrivato anche qui. È una pianta che oramai viene usata quasi esclusivamente a scopo ornamentale, ma il legno è uno spettacolo: duro, finissimo ma estremamente elastico. Particolare il colore giallo fluo appena lavorato che poi purtroppo tende ad un anonimo marrone man a mano che è esposto all'aria. In compenso si lucida benissimo.
Tutti i legni che abbiamo citato erano si più economici del noce, da sempre pregiato, però non credo venissero scelti solo per questo ma anche perché dovevano durare nei decenni senza neanche scheggiarsi.
Scusate il pippone, ma la storia delle armi bianche mi affascina parecchio, non ho resistito
La bipenne, in tutte le culture, sembra essere stata più uno status symbol, un sinonimo di forza o giustizia, piuttosto che un'arma vera e propria, un po' come certi martelli da guerra riccamente decorati. Discorso diverso per i vari mazzapicchi o alabarde che erano un grosso coltellino svizzero contro la cavalleria o la fanteria pesante, lì dovevano condensare tutta una serie di necessità belliche in una sola arma, oltre a sperimentare nuove soluzioni. Discorso ancora diverso per le pacifiche bipenne da legna, in uso ancora oggi, con due profili di molatura diversa per taglio da un lato e per lo splitting dall'altro.
La decapitazione, prima che il signor Guillottine deliziasse il mondo con la sua "misericordiosa" macchina, era un lavoro delicato e piuttosto ingrato, visto che spesso non andava bene al primo colpo e richiedeva una buona, per l'epoca, conoscenza di anatomia oltre che di mano ferma.
Thor@: verissimo l'uso dell'Osage per gli archi, l'omonima tribù nativa americana lo usava un po' per tutto, armi comprese. Poi con i viaggi di ritorno dal nuovo mondo è arrivato anche qui. È una pianta che oramai viene usata quasi esclusivamente a scopo ornamentale, ma il legno è uno spettacolo: duro, finissimo ma estremamente elastico. Particolare il colore giallo fluo appena lavorato che poi purtroppo tende ad un anonimo marrone man a mano che è esposto all'aria. In compenso si lucida benissimo.
Tutti i legni che abbiamo citato erano si più economici del noce, da sempre pregiato, però non credo venissero scelti solo per questo ma anche perché dovevano durare nei decenni senza neanche scheggiarsi.
Scusate il pippone, ma la storia delle armi bianche mi affascina parecchio, non ho resistito
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Re: accetta barbuta vichinga
Io ho letto volentieri .... grazie!
Mario
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