pressurizzazione

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Gio2011
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Re: pressurizzazione

Messaggio da Gio2011 »

Infatti renato55 è quello il discorso. Con il rubinetto regolo l ingresso (così svoltiamo il discorso ossigeno, essenziale) ma poi immagino che mi serve una ventilatore che si regoli elettronicamente...
Mi spiego meglio, se io apro il rubinetto IN a metà, il controller deve rilevare un aumento di pressione e quindi spingere di più il ventilatore che deve compensare l ingresso dell aria, mantenendo la pressione impostata sul controller!! Ora, questo è il caso limite, il funzionamento reale poi sarà: rubinetto IN regolato a 3/4 chiuso mi viene da dire e non si tocca più...

cioè con eiettore ad aria compressa, avevo un uscita a potenza standard e me la giocavo con rubinetto IN per regolare la pressione interna. Escludendo l aria compressa mia viene da pensare di invertire i giochi cioè rubinetto IN sempre fisso e ventilatore che spinge di conseguenza
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renato55
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Re: pressurizzazione

Messaggio da renato55 »

ho cercato di dirlo in diverse salse. Non è così facile come pare tu te la suoni. Per certi aspetti potrebbe essere anche più facile, ma per altri enormemente più difficile. Lo ho detto e lo ripeto.
Solitamente queste problematiche hanno approcci multidisciplinari (il fisico, il meccanico, il biologo, l'elettronico ecc ecc). Quello che tu ti inventi da solo ..semplicemente von funzionerà...
Dalla risposta che mi dai qui sopra mi pare di vedere che tu non sia in grado di vedere (sembra un gioco di parole ma non lo è) le soluzioni che tu auspichi. Peraltro una parte di queste soluzioni ti sono già state suggerite. [non sempre l'approccio è di sensori e di elettronica, a volte è banale fisica da quattro soldi..].
[Non sempre l'approccio è il medesimo: per rendere ipobarico un bicchiere le soluzioni tecnologiche saranno diverse, probabilmente, da quelle adottate per rendere ipobarico un volume come quello di un campo da tennis]. Servono soldi, e tanti, per trovare soluzioni nascoste dietro ad una intuizione (magari giustissima).

E poi, a patto che io abbia capito il problema, chi ha detto che un pesce aumenti la sua procreatività in un ambiente diverso dal suo "originale"?

Dieci euro. Non altro.
Ciao!
Gio2011
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Re: pressurizzazione

Messaggio da Gio2011 »

Ma tralascia il discroso se un pesce è stimolato o meno cribbio, l ho supplicato 100 volte!! Voglio capire la fattibilità tecnica non voglio capire se il pesci si riproduce si no meno di più forse mi ma e mo. Se hai qualche dubbio vieni a casa mia che ti faccio vedere le vasche e ti illumino sull approcio biologico ma prego di smetterla con ste insinuazione che lette da un incompetente come me lato tecnico, svalutano totalmente quello scritto inierente all impianto...cioè, sembra che il sistema non funzioni perchè il pesce non si riproduce...questo è l effetto che rendi, a capirla.............

renato55 non parliamo di vuoto spinto, di situazioni al confine con la stratosfera, di navicelle spaziali o sottomarini narcos. Si tratta di pressurizzare una camera stagna da 0.182 m3. Il problema fino a 3 giorni fa era la tenuta delle pareti, ora che FORSE si è risolto il problela qualè? Che ci vogliono tanti soldi? Che serve un approcio multidisciplinare? Multidisciplinare de che?

Vorrei capire perchè ora è così difficile (che poi, difficile cosa? regolare la pressione? realizzare la camera stagna? bho!!) quando fino a 3 risposte fa con eiettore ad aria compressa basatva un tubicino col vino per regolare la pressione!! Non mi dirai che passando dall analogico all elettronico si complicano così tanto le cose? Dèèèèi
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carlo1974
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Re: pressurizzazione

Messaggio da carlo1974 »

propongo di sostituire il liquido visibile (vino ...) con un'altro tipo di liquido visibile (urina...) . penso che trattandosi di misurazioni importanti , il giallo risalti più del rosso... eventualmente, mi offro per ...il cambio di liquidi (che poi, cambio...si tratterebbe di ....trasformazione...)
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renato55
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Re: pressurizzazione

Messaggio da renato55 »

carlo, mi pare di ricordare che altri, prima di te, abbiano fatto una trasformazione, mi pare da acqua a vino...
Tu ti proponi per una trasformazione ben più misera (da vino a liquido giallo...).
Su su, ovvia! un poco di fiducia, animo!

Proponiti per altre trasformazioni!
tipo: da ruggine chiglia a oro chiglia (o platino chiglia)
in alternativa proponi un companatico da mangiare insieme al vino, che so, pane e salame, friarielli e salamine, polenta e uccelli (non fraintendere....), ecc.


Per l'amico di Peschiera:
molti anni fa decisi di costruire una incubatrice (di uova) ad uso familiare.
Si trattava di avere un ambiente termostatato con precisione, con umidità regolabile, ricambi d'aria anche, anidride carbonica anche (si usa all'inizio della cova) ecc ecc.
Non avevo alcuna esperienza in merito. Lessi un paio di libri che trattavano l'argomento e iniziai la costruzione. Utilizzai un vecchio frigorifero modificato, resistenze, termostati autocostruiti con termometri (termostati) a mercurio. I termostati accendevano e spegnevano resistenze elettriche, ventilatori ecc ecc. l'aria veniva forzatamente fatta circolare, l'umidità era controllata ecc ecc. Ogni "covata" era di 300 uova (ovvio tutte fecondate). Dopo alcuni giorni bisognava "sperare" le uova (si dice proprio così, si tratta di togliere le uova che non si stanno sviluppando...) e durante tutto il periodo era necessario regolarmente ruotare le uova (il pulcino non doveva poggiare sempre dallo stesso lato).
A fine covata occorre ridurre la temperatura...
Per farla breve: il sistema funzionava, le uova arrivavano a maturazione, ma i pulcini non uscivano dall'uovo, lo rompevano ma rimanevano "incollati" dentro allo stesso.
Dopo aver fatto maturare 1200/1500 uova senza aver visto un pulcino "passeggiare" ho desistito.
Altri, più intelligenti, preparati e, soprattutto, determinati, sono riusciti nell'intento.

Per oggi ho scritto e motivato anche troppo.
Ora vado a succhiare il vino dalla "canna dei livelli" (leggi più sopra)

e forse faccio salamanne e friarielli (per fare almeno rima)
Ultima modifica di renato55 il lun mar 18, 2019 20:11, modificato 1 volta in totale.
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carlo1974
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Re: pressurizzazione

Messaggio da carlo1974 »

uova di quale animale ? di solito con le galline , non ci sono problemi . con palmipedi invece bisogna aumentare l'umidità nell'ultimo periodo proprio per avitare il problema che hai avuto tu .
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Re: pressurizzazione

Messaggio da CARLINO »

Carlo è uno specialista di palmipedi....io lo sono di tartarughe.... :grin:
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carlo1974
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Re: pressurizzazione

Messaggio da carlo1974 »

no, che specialista... ho un'amico che ha questa passione.... io ho due oche , ma le uova me le pappo....
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renato55
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Re: pressurizzazione

Messaggio da renato55 »

:grin: :grin: :grin:
anatre.
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Re: pressurizzazione

Messaggio da Gio2011 »

Io ho vinto un oca muta alla lotteria di una sagra con pressioni alcoliche importanti e niente...non é durata fino a fare le uova :roll:
Gio2011
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Re: pressurizzazione

Messaggio da Gio2011 »

Tornando all eiettore ad aria compressa, che pressione dovrebbe avere "massimo" l aria Che ci passa attraverso?
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Re: pressurizzazione

Messaggio da DrAugello »

Salve,
mi unisco alla discussione che mi pare molto interessante.
Io ho fatto qualcosa di simile per una voliera dove studiavo la respirazione degli uccelli a diverse altezze quindi simulando la relativa pressione atmosferica.
Credo che quegli eiettori lavorino con l'aria compressa tecnica,max 6 bar
DrAugello
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Re: pressurizzazione

Messaggio da DrAugello »

anche le tartarughe gradiscono un ambiente a pressione controllata?
Ultima modifica di onorino il mar mar 19, 2019 14:46, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: tolto riporto , evita di usare il tasto citazione , il regolamento lo vieta .
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Re: pressurizzazione

Messaggio da Gio2011 »

e la pressione minima per avere effetto venturi? [b45.gif]
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Re: pressurizzazione

Messaggio da CARLINO »

Per gli eiettori la pressione dell'aria determina il grado di vuoto, già con 6/7 bar si ottengono facilmente pochi mm di Hg, la portata dell'aria , in funzione delle dimensioni dell'eiettore , determina quella dell'aspirazione.Non esiste una pressione minima , in qualsiasi condotto dove una variazione della sezione induce un aumento della velocità del fluido si ha un abbassamento della pressione.
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